2011 - Parco urbano Enzo Ferrari - Modena (IT)

Parco Urbano E. Ferrari - Proposta di riqualificazione

Istruttoria pubblica del 28-29 giugno 2011

Il progetto si inserisce all’interno di un dibattito che vuole trovare un’alternativa alla costruzione di una piscina privata all’interno dell’area destinata a verde pubblico del Parco E. Ferrari.

Prima di argomentare i punti salienti del progetto, si propone un’area alternativa situata in via del Capricorno, già destinata a servizi di interesse collettivo e attualmente non edificata e libera, quindi più adeguata ad accogliere un polo natatorio.

La proposta di riqualificazione vuole valorizzare la vasta area residua del Parco Ferrari ancora da completare in relazione alle seguenti tematiche:

Il verde

L’obiettivo principale di questa riqualificazione è completare il Parco Ferrari mantenendo la sua funzione principale che è quella di grande polmone verde per la città di Modena. Si intende favorire la libera fruibilità dell’area verde da parte di tutti i cittadini, senza prevedere aree chiuse dedicate alla piscina coperta e/o scoperta che sia, così come sono previste dal piano direttore del Comune di Modena, con ingresso a pagamento. Tutta l’area quindi deve essere di libera circolazione e strutturata in modo tale che si metta in evidenza il verde, che deve essere progettato richiamando aspetti naturalistici ma non solo, anche paesaggi su cui è intervenuta la mano dell’uomo. Sono previste infatti aree dedicate a giardini fioriti, che in qualche modo possono richiamare la creatività dell’uomo nel progettare ambienti più piacevoli alla vista e che quindi rendano più armoniosa la relazione con la mente. Ordine, razionalità e piacevolezza a cui l’uomo spontaneamente tende, sono i criteri della progettazione dei giardini che si rifanno alla tradizione italiana. Si tratta di un parco urbano e non di un parco naturalistico; non si propone quindi un disordine naturale e di vegetazione spontanea, che oltre tutto renderebbero il parco inagibile e poco sicuro. Con la stessa logica progettuale è inoltre prevista la realizzazione di una passeggiata sotto un pergolato fiorito.

L’architettura in simbiosi col verde

Per una migliore attrattività il parco verde necessita di alcune funzioni e servizi complementari che devono essere collocati in strutture architettoniche in simbiosi col verde. 

Il progetto trasforma la morfologia del terreno in una serie di colline che evocano le montagne dell’Appennino Modenese, peraltro visibili da tutto il parco; l’architettura diventa essa stessa paesaggio.

Sono state progettate alcune colline formate da terrapieni permeabili all’acqua lungo una direttrice principale che evidenzia canali visivi verso l’appennino di grande respiro per fruitori del parco.  Tuttavia i pendii nascondono sottostanti strutture architettoniche ipogee a basso impatto ambientale e basso consumo energetico, di modesta dimensione, mimetizzate nel verde e utilizzate per i servizi complementari previsti, quali i laboratori culturali ad esempio dedicati a pittura, scultura fotografia o botanica ecc. E’ prevista inoltre una piazza coperta utilizzabile per mercatini o altre attività che si potranno svolgere anche in caso di maltempo. Ancora un pendio viene utilizzato per le sedute di un cinema estivo o teatro all’aperto.

L’accesso dalla via Emilia: una architettura simbolo di nuova vita per il parco cittadino

E’ prevista una ulteriore struttura architettonica che ha valenza di ingresso principale al parco in stretta connessione e collegamento con il centro storico. Si evidenzia che il parco insiste sulla via Emilia, arteria di epoca romana, e principale asse strutturale di accesso al cuore della città. Tale porta di accesso vuole sottolineare che il parco è uno degli elementi più importanti della città al pari degli altri luoghi culturali e di aggregazione.  La struttura architettonica d’ingresso consiste in un edificio polifunzionale, nel quale vengono raccolte alcune funzioni quali ad esempio un ostello che ospiti visitatori e studenti con la possibilità di pernottare nel parco a due passi dal centro storico. Vengono inoltre proposte altre funzioni quali sala lettura, sala conferenze, videoteca, internet point con connessione alle biblioteche principali della città e infine un bar e un ristorante, il tutto in stretta relazione col verde sul quale si affacciano con grandi vetrate, che diano l’impressioni di essere immersi nel parco.

Si sottolinea che la nuova struttura architettonica deve essere costruita con l’obbiettivo di evidenziare che la nostra città, con una tradizione storica millenaria, possiede una profonda cultura che gli consente di osare e di guardare al futuro con stili assolutamente innovativi. L’edificio verrà in questo modo a ricoprire un ruolo di forte attrattiva e identificazione del nuovo contesto di verde urbano che si viene a creare alle porte della città.

Il progetto propone di valorizzare il lago centrale già esistente. Oggi appare chiuso, non dotato di spazi di pertinenza, non accessibile e poco attraente, quasi isolato dal parco, un acquitrino. Il nostro progetto vuole renderlo più accessibile dotandolo di un contorno più basso, in parte inghiaiato, in parte a prato verde da utilizzare per eventuali zone di prendisole con servizio di noleggio di lettini solari nella bella stagione estiva. Lungo il lato Est sono previste ampie sedute, rivolte verso il lago (al contrario dell’attuale soluzione), che consentano di vedere il lago e goderne del refrigerio offerto da acque fresche e limpide (dotando eventualmente il lago di impianto di fitodepurazione). Sempre con finalità refrigeranti nei giorni più caldi d’estate si propone di inserire giochi d’acqua nella piazzetta al centro del parco. Valore diverso viene attribuito invece al canale che costeggia il percorso principale; contemplativo e non utilizzabile per funzioni quali il canottaggio, come propongono altre soluzioni progettuali. Il canale vuole essere evocativo della memoria storica di Modena quando era ricca di canali.

Una delle volontà del progetto è quella di portare a vivere il parco anche attraverso gli eventi culturali, che possono essere organizzati negli ampi spazi progettati. Sono previste ampie aree attrezzate per accogliere manifestazioni ed eventi all’aperto come concerti, conferenze. Viene conservata e valorizzata l’area destinata alle manifestazioni ippiche nel galoppatoio esistente.

Già abbiamo sottolineato che un pendio delle colline costruite è prevista la seduta per un cinema estivo o teatro all’aperto

Non sono previsti nuovi parcheggi a raso, proprio nell’intenzione di mantenere la maggior superficie possibile a verde. Si propone di collocare nell’area a Nord Ovest prospiciente viale autodromo un parcheggio multipiano di 300 posti auto edificato tenendo conto del verde e mimetizzato da facciate ricoperte di verde sempre con l’intento di ridurre al minimo le superfici coperte.

Arch. Valerio Paganelli + Arch. Alessandro Serra + Ing. Sara Morandi